Pensieri di un bimbo di otto anni...

Mi chiamo Giacomo Orlando.

Per il mio compleanno ho ricevuto tanti regali, ma quello che mi è piaciuto di più è stato quello di mia sorella Giusi: una macchina fotografica Pracktica nuova di zecca!


All’inizio non sapevo usarla tanto bene, ma ora che sono passati un po’ di mesi sono diventato bravo. Mia mamma ride quando vede le foto che faccio, ma ride contenta, non per prendermi in giro! A volte la guardo mentre cucina o quando si trucca e le faccio delle foto di nascosto, poi lei se ne accorge e grida, ma si capisce che non è proprio arrabbiata assai.


Ormai non mi piace più tanto uscire il pomeriggio a giocare a pallone, mi piace di più fare le fotografie. Ogni tanto esco con mia sorella che mi porta alla villa Bellini. Lei si siede su una panchina e legge un libro, ed io mi metto a guardare tutti gli alberi grandissimi che ci sono attorno per fargli le foto. Mia mamma dice che non devo fotografare gli alberi perché sono foto sprecate, ma quelle sono le foto che a me piacciono di più.


Ho visto che anche lo stesso albero nelle foto diventa ogni volta diverso! E gli alberi non sono persone, che si muovono, parlano, ridono. Loro stanno sempre fermi. Quindi ho capito che deve essere una specie di magia della mia macchina fotografica che li fa sembrare diversi in ogni momento!

Ieri la nuova maestra ha chiesto ad ogni bambino della mia classe cosa vuole fare da grande. Io ho detto che voglio fare sempre le foto e tutti i miei compagni si sono messi a ridere, ma la mia maestra ha detto che è un bel lavoro fare le foto.

Ha detto che chi fa le foto ferma per sempre dei momenti per farli diventare infiniti. Io non ho capito bene bene quello che significa, ma so che da grande voglio fare il fotografo!